La frase “make-or-miss league” è stata lanciata più che mai nei playoff di quest’anno. Si passa molto tempo a discutere di strategie, errori e prestazioni eroiche, ma questi giochi spesso si riducono a quale squadra tira meglio da 3 punti.
Considera questo: delle 77 partite di playoff giocate fino al 26 maggio, le squadre che hanno tirato meglio dalla profondità sono state 61-15. (I Celtics e gli Hawks hanno entrambi tirato il 42,9 percento su 3 punti nel gioco 6 della loro serie del primo turno, ma Boston ha ottenuto più punti totali.)
L’effetto make-or-miss è stato molto più forte man mano che la discrepanza tra le percentuali di tiro aumenta. Nelle 26 partite di playoff in cui una squadra ha tirato almeno il 10% meglio del suo avversario con i tiri da 3, la squadra che ha tirato a segno è andata 25-1.
E le otto occasioni in cui una squadra è riuscita a tirare il 20% meglio del suo avversario si sono concluse tutte con vittorie a due cifre.
I Celtics sono la squadra decisiva per eccellenza
Ci sono state molte discussioni sui Celtics. Il loro cuore è stato messo in discussione, i vari difetti di Joe Mazzulla come allenatore sono stati presi in esame e sono stati suggeriti molti altri motivi per cui sono stati così alti e bassi.
Ma la maggior parte dei loro risultati nei playoff possono essere ricondotti a quanto erano caldi da oltre l’arco in una determinata notte.
I Celtics hanno tirato meglio del loro avversario dalla profondità nove volte in questa postseason. Sono 8-1 in quei giochi. La loro unica sconfitta è arrivata ai tempi supplementari di gara 4 contro i 76ers.
Hanno perso quella partita di un punto e hanno tirato solo lo 0,4% meglio dei Sixers. I Celtics avrebbero anche vinto quella partita se Marcus Smart avesse segnato una tripla aperta alla fine del regolamento o ottenuto la sua tripla mezzo secondo prima alla fine dei tempi supplementari.
Nelle otto partite in cui i Celtics hanno tirato peggio del loro avversario, sono 1-7.
L’effetto del tiro a fuoco per i Celtics è stato ancora più pronunciato nella loro serie altalenante di finali della Eastern Conference con gli Heat.
Gioco | Celtici 3PT% | Calore 3PT% | Vincitore |
---|---|---|---|
1 | 34,5% | 51,6% | Calore |
2 | 28,6% | 34,6% | Calore |
3 | 26,2% | 54,3% | Calore |
4 | 40,0% | 25,0% | Celti |
5 | 41,0% | 39,1% | Celti |
I Celtics tirano molti tiri da 3 punti: i loro 38,7 tentativi a partita classificarsi al quarto posto su 16 squadre di playoff. Avrebbe senso quindi che fossero soggetti ai capricci della varianza a 3 punti. Ma anche le squadre che non tirano molti tiri da 3 punti hanno visto un enorme effetto make-or-miss durante i playoff di quest’anno.
I Suns hanno tirato il minor numero di triple nella postseason (25,8 a partita). Il loro record quando tiravano meglio del loro avversario dalla profondità era di 4-1. Quando hanno sparato peggio, erano 2-4.
La casualità della percentuale di 3 punti
L’ovvia conclusione dal vedere l’importanza della percentuale di 3 punti è che le squadre dovrebbero fare tutto ciò che è in loro potere per assicurarsi che i loro avversari manchino. Il problema con quell’idea? Ci sono stati molteplici studi mostrando che la percentuale di 3 punti da partita a partita è in gran parte casuale.
Se non credi agli studi, guarda le partite. I ragazzi sono diventati così bravi a sparare che persino le sequenze difensive d’élite possono finire con un secchio.
Questa potrebbe essere la sequenza più incredibile che abbia mai visto. Non sto scherzando… sono solo un nerd
Spaziatura d’élite, perfetto processo decisionale offensivo, rotazioni difensive perfette per coprire, fare comunque tiri … è incontaminato fin nei minimi dettagli
Il basket moderno è così interessante pic.twitter.com/v54fpdrmHz
— La Scatola e Uno (@TheBoxAndOne_) 26 maggio 2023
Questo non vuol dire che la tecnica difensiva sia inutile. I giocatori tirano meglio quando non sono contestati e le difese possono (in qualche modo) controllare quanti tiri da 3 una squadra tenta. Ma cercare di controllare la percentuale di 3 punti nel corso di circa 40 tentativi è una cosa piuttosto difficile da fare.
Il punto qui è che, quando proviamo a costruire narrazioni attorno ai risultati, spesso possono essere soggetti a drammatiche reazioni eccessive. Le partite di playoff non si riducono alla pura fortuna, ma è utile capire che la fortuna gioca un ruolo significativo nell’esito delle partite.
Ad esempio, se una squadra come gli Heat ottiene un vantaggio di 3-0 tirando il 48% dalla profondità nel corso di quelle partite, allora questo è probabilmente più un motivo per cui sono in vantaggio piuttosto che una particolare decisione dell’allenatore.
Entrambi possono aver avuto un effetto, ma uno è molto più un fattore trainante dell’altro.