Una volta che gli Stati Uniti sono balzati a un vantaggio insormontabile su Cuba nelle semifinali del World Baseball Classic di domenica, il gioco è stato definito dalle proteste tanto quanto lo è stato definito dal baseball.
Dopo le proteste pre-partita contro il governo cubano fuori dal Depot Park di Miami, una manciata di manifestanti è entrata in campo in diversi momenti della partita.
La scena fuori da LoanDepot, dove alcune decine di persone si sono radunate per protestare contro la nazionale cubana in arrivo a Miami. pic.twitter.com/R74UfUmaz3
— Chelsea Janes (@chelsea_janes) 19 marzo 2023
Un manifestante è corso in campo con un cartello che si traduceva in “Libertà per i cubani” al sesto inning.
Un manifestante è corso in campo durante il gioco. Sembrava tenere un cartello al centro del campo. È stato scortato a forti applausi. pic.twitter.com/w44StRrw3n
— Jorge Castillo (@jorgecastillo) 20 marzo 2023
Diversi manifestanti sono scesi in campo negli ultimi inning. La sicurezza ha rilasciato una dichiarazione nell’ottavo, sbattendo a terra un manifestante. Un altro manifestante si è abbattuto inciampando vicino alla seconda base.
E la quarta persona della notte a correre sul campo per protestare contro il governo cubano viene picchiata. #WBC2003 #WorldBaseballClassic CUBA 🇨🇺 USA 🇺🇸 pic.twitter.com/SEyZ54MpyL
— Josh (@joshlap19) 20 marzo 2023
Prima della fine della partita, dietro casa base è stato dispiegato un cartello che si traduceva in “Abbasso la dittatura”.
ALTRO: Come Adam Wainwright, Paul Goldschmidt ha scatenato lo scoppio di Cuba da parte del Team USA
Mentre gli invasori sul campo tendono a generare un applauso sarcastico, gli applausi per i manifestanti del sesto inning sembravano più genuini. La folla è scoppiata in canti anti-cubani domenica in vari momenti.
Relazioni USA-Cuba e baseball
L’aumento della tensione al World Baseball Classic di quest’anno è il risultato delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba. Domenica sera è stata la prima volta dal 1959 che la nazionale cubana ha giocato a Miami, che ha una grande popolazione cubana.
La squadra aveva bisogno del permesso degli Stati Uniti per giocare all’interno dei suoi confini, come un embargo commerciale vecchio di decenni contro Cuba impedisce alle due nazioni di fare affari. Di conseguenza, i giocatori hanno dovuto lasciare Cuba e stabilire la residenza altrove per giocare per le squadre MLB. Cuba, a sua volta, non ha permesso a quei giocatori di rappresentare il paese fino al World Baseball Classic di quest’anno.
Molti giocatori di spicco hanno rifiutato la possibilità di giocare per Cuba nonostante le regole rilassate. Uno, Randy Arozarena, ha invece scelto di giocare per il Messico. I campioni dei White Sox Yoan Moncada e Luis Robert sono tra coloro che hanno deciso di giocare per la loro nazione d’origine.
Mentre i manifestanti hanno fatto sentire la loro presenza domenica sera, non sembra che torneranno per la finale del World Baseball Classic. Il Team Cuba è stato eliminato 14-2, perdendo due vittorie prima del campionato.