Alcuni lo conoscono come Leo, altri come “Il piccolo mago”. Molti lo chiamano la CAPRA.
Comunque la si guardi, però, è difficile non notare Lionel Messi in campo. Guada con facilità le difese tese, un’ameba sulla scena mondiale. Messi è il più grande giocatore di sempre. È anche uno dei più belli esteticamente.
Il numero 10 dell’Argentina è ancora alla ricerca del suo hardware per la Coppa del Mondo. Ma con la squadra di Lionel Scaloni che esplode di giovani talenti entusiasmanti, sembra che questa sia una buona occasione per Messi e compagnia per andare dove pochi argentini sono arrivati prima.
Parlando del minuscolo abbagliante, Messi ha guadagnato molti consensi – e soprannomi – nel corso della sua brillante carriera. Ma pochi rotolano via dalla lingua così dolcemente La Pulga o La pulce.
Quindi, perché il fenomeno del calcio è stato classificato con un soprannome così etimologicamente valido? The Jugo Mobile descrive in dettaglio la realtà e la finzione dietro uno dei più grandi soprannomi di sempre del calcio mondiale.
Soprannome di Lionel Messi, spiegato
Con un’agilità accattivante, un’innata capacità di portare la palla con il piede sinistro e un repertorio di passaggi come pochi altri in questo bellissimo gioco, Messi è una celebrità del calcio sin da quando ha iniziato a giocare con il Barcellona da adolescente.
Il suo soprannome legato al bug risale ancora più indietro, però. Messi è sempre stato minuscolo: da bambino ha dovuto ricevere iniezioni a causa di una carenza di ormone della crescita umano.
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Nonostante fosse dominato da figure enormi in giovane età, Messi era ancora un artista con la palla al piede. E i suoi fratelli maggiori se ne accorsero, chiamandolo La Pulgita – la piccola pulce – da bambino. La Pulgita divenne presto La Pulga negli anni. E mentre Messi continuava a terrorizzare i difensori, prima in Argentina poi in tutto il pianeta, quel nome è rimasto.
Alcune pubblicazioni spagnole hanno iniziato ad aggiungere atomica nel tentativo di descrivere l’abilità sovrumana di Messi di infilarsi tra le faglie della difesa avversaria. Ad ogni modo, se lo chiami La Pulga, Messi o qualcos’altro, una cosa è chiara: è il più grande che abbia mai giocato a questo bellissimo gioco. E se l’Albiceleste ha qualche possibilità di alzare il Trofeo Jules Rimet, sarà grazie al suo capitano pulcioso.